Licenziare un dipendente per un "mi piace" su FB è una sanzione troppo severa.
Cedu SEZ. II MELIKE C. TURCHIA 15 GIUGNO 2021, RIC.35786/19
Mise alcuni "like" ai post su FB che accusavano professori, importanti politici ed uomini di Stato di stupro e denunciavano le repressioni in atto nel paese: fu perciò licenziata dal suo posto di impiegata presso il Ministero dell'Educazione nazionale.
Violata la libertà d'espressione di cui il "like" è la massima espressione, in quanto esprime l'interesse e la condivisione delle tematiche cui è apposto. Nella fattispecie le Corti interne si sono limitate a dire che ciò turbava la pace sul luogo di lavoro della ricorrente, senza dare alcuna giustificazione sufficiente e pertinente e senza tenere conto dell'età (39 anni quando è stato proposto il ricorso), dell'anzianità di servizio della ricorrente né verificare in concreto come ed in che misura questa sua manifestazione d'interesse avesse danneggiato la serenità del luogo di lavoro, né il contesto socio-culturale e professionale in cui s'inserivano queste manifestazioni d'interesse ed il loro impatto. Ormai il like su fb od altri social network è considerato massima espressione della libertà d'opinione perché apponendolo si sottoscrivono determinate idee, concetti, critiche etc.: non può considerarsi neutrale. Inoltre non aveva scritto alcun commento su quanto affermato sui post. Se da un lato è lecito conferire un limitato controllo al datore e sanzionare il dipendente che eccede nei suoi diritti, dall'altro non si può interferire nella vita privata degli stessi: occorre fare un equo bilanciamento assente nella fattispecie. Sul tema: Omur Cagdas Ersoy c. Turchia della stessa data sulla condanna penalmente di uno studente per aver criticato Erdogan, all'epoca premier, Pişkin c. Turchia del 15/12/20, Morice c. Francia [GC] e Delfi AS c. Estonia [GC] nella rassegna del 24/4/15 e nel quotidiano del 15/6/15. È analoga a Sociedade Independente de Comunicação (SIC) c. Portogallo del 27/7/21 sull'illecita condanna ad un risarcimento record a favore di un noto politico locale accusato in reportage dalla ricorrente di essere coinvolto in un caso di pedofilia che aveva avuto vasta eco mediatica (Pedofilia agli Açores).
17-08-2021 12:31
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