La forma del cubo di Rubik non può essere registrato come marchio tridimensionale.
Corte di Giustizia Ue Sentenza 10 novembre 2016
Secondo la Corte infatti il Tribunale avrebbe dovuto valutare la valenza tecnica del segno, facendo riferimento al prodotto concreto in causa, cioè un puzzle tridimensionale e tenendo conto anche di elementi ulteriori rispetto a quelli risultanti dall'attestato di registrazione. La Corte ha inoltre rilevato che in ogni caso il marchio avrebbe conferito al titolare un'esclusiva relativa a ogni tipo di puzzle di forma simile, cioè a ogni puzzle tridimensionale i cui elementi rappresentino la forma di un cubo: e che ciò contrasterebbe con l'obiettivo, perseguito dalle norme sui marchi di forma, di evitare di attribuire a un'impresa un'esclusiva potenzialmente perpetua come marchio su soluzioni tecniche o su caratteristiche utilitarie di un prodotto. Una sentenza orientata alle conseguenze dunque, nella quale pare aver giocato un ruolo decisivo il rilievo che la concessione del marchio avrebbe di fatto determinato sul mercato un monopolio sul cubo di Rubik.
La Corte conferma dunque la sua diffidenza verso i marchi aventi a oggetto la forma del prodotto stesso, in linea con l'orientamento scandito dalle sentenze Philips del 2002 (che aveva considerato non registrabile la disposizione delle tre testine dei rasoi della Philips), del 2010 (che si era opposta alla registrazione del mattoncino della Lego) e del 2014 (che già predicando la necessità di tener conto anche dell'uso del prodotto reale aveva vietato la registrazione di figure corrispondenti alla forma di impugnature forate per coltelli).
01-12-2016 14:46
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