Lo spaccio di droga va provato e non è sufficiente una notevole disponibilità di droga in capo ad un soggetto.
Dosi elevate di stupefacenti rinvenute nella disponibilità di una persona non bastano a provare che questa è dedita ad attività di spaccio. Lo sottolinea la Corte di cassazione, con la sentenza 6571/2013, annullando con rinvio la condanna per detenzione ai fini di spaccio inflitta dalla Corte d'appello di Napoli a un 29enne trovato in possesso di un grammo di cocaina e 15 grammi di hashish.
14-02-2013 22:38
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