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Sentenza

Gli rubano il motore dell'imbarcazione ormeggiata nel circolo nautico e chiede il risarcimento dei danni. La Cassazione glielo nega.
Gli rubano il motore dell'imbarcazione ormeggiata nel circolo nautico e chiede il risarcimento dei danni. La Cassazione glielo nega.
Per la Suprema Corte il circolo nautico non è responsabile per il furto a bordo del natante in quanto il contratto di ormeggio non copre detta responsabilità né la sua agenzia di sicurezza che svolge il controllo notturno. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza 3554/2013, respingendo il ricorso di un socio che chiedeva il risarcimento del danno per il furto di un motore nautico.

Per la Corte, infatti, “il contratto di ormeggio, pur rientrando nella categoria dei contratti atipici, è sempre caratterizzato da una struttura minima essenziale (in mancanza della quale non può dirsi realizzata la detta convenzione negoziale), consistente nella semplice messa a disposizione delle strutture portuali con conseguente assegnazione di un delimitato e protetto spazio acqueo”.


E se è vero che il contenuto del contratto può estendersi anche ad altre prestazioni “quali la custodia del natante e/o quella delle cose in esso contenute”, resta però “a carico di chi fonda un determinato diritto fornire la prova dell'oggetto e del contenuto”. Un accertamento questo che risolvendosi in un giudizio di merito se, come nel caso, adeguatamente motivato dal giudice territoriale non è censurabile in sede di legittimità.
Avv. Antonino Sugamele

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