Primario condannato per abuso d’ufficio perchè non consente, ad alcuni medici suoi collaboratori, di effettuare interventi chirurgici.
Corte di cassazione - Sezione VI penale - Sentenza 22 ottobre 2012 n. 41215
Il primario di un ospedale è tenuto quale pubblico dipendente a prestare la sua opera in conformità delle leggi ed in modo da considerare sempre l'interesse della pubblica amministrazione, in particolare ispirandosi nei rapporti con i colleghi […] al principio di una assidua e solerte collaborazione”. Pertanto “sussiste il reato di abuso di ufficio con violazione di legge, secondo la nuova formulazione dell'articolo 323 Cp, allorché il medesimo ponga in essere comportamenti di vessazione ed emarginazione dei medici del reparto che non assecondano le proprie scelte”.
Siano esse quelle di dirottare i pazienti verso una clinica privata (Cass. 3704/1999), o come nel caso di specie “finalizzate a una gestione ‘baronale' della clinica urologica” portando a penalizzare fortemente la carriera di due “qualificatissimi professionisti”.
22-10-2012 23:44
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