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Sentenza

La prova civile.Corte di Cassazione Sezioni Unite Civile, Sentenza del 23 giugno 2010, n. 15169.
La prova civile.Corte di Cassazione Sezioni Unite Civile, Sentenza del 23 giugno 2010, n. 15169.
Prova civile - Prova documentale - Scrittura privata - Proveniente da terzi - Inapplicabilità dell'articolo 2702 del Cc e dell'articolo 214 del Cpc - Onere di tempestiva contestazione - Insussistenza - Limiti - Scritture connotate da una carica di incidenza intrinsecamente elevata - Querela di falso - Necessità - Fattispecie

Le scritture private provenienti da terzi possono essere liberamente contestate, non applicandosi alle stesse la disciplina sostanziale di cui all'articolo 2702 del Cc né quella processuale di cui all'articolo 214 del Cpc, atteso che le stesse costituiscono prove atipiche il cui valore probatorio è puramente indiziario e che possono quindi contribuire a fondare il convincimento del giudice in armonia con altri dati probatori acquisiti al processo. Peraltro, nell'ambito delle scritture private deve riservarsi diverso trattamento a quelle la cui natura le connota di una carica di incidenza sostanziale e processuale intrinsecamente elevata, tale da richiedere la querela di falso onde contestarne l'autenticità. (Nella specie, trattandosi di scrittura proveniente da una procuratrice dell'imprenditore si è affermato che può parlarsi di terzo estraneo alla lite, ma non sul piano sostanziale, quantomeno in ragione della qualifica institoria spettante al soggetto stesso e tanto comporta che la contestazione di essa debba avvenire mediante la proposizione di querela di falso, potendosi ravvisare in essa quella particolare valenza intrinseca tale da meritare una diversa e più rigorosa disciplina).
Avv. Antonino Sugamele

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